Il Centro Fisioterapico “FISIO” è stato realizzato con indirizzo e funzione esclusivamente medici. E’ rivolto quindi a tutti quei pazienti che necessitano di una Riabilitazione e Rieducazione funzionale a seguito di: incidenti stradali, traumi sportivi, infortuni sul lavoro, eventi traumatici di varia natura, interventi chirurgici, o per attività di mantenimento. Il paziente è seguito in tutte le fasi del recupero da medici specialisti e operatori sanitari altamente qualificati. Figure professionali sempre più specializzate che operano in equipe: medici specialisti in FISIATRIA e RIABILITAZIONE, ORTOPEDIA e TRAUMATOLOGIA, MEDICINA DELLO SPORT, MEDICINA LEGALE e DELLE ASSICURAZIONI, FISIOTERAPISTI e LAUREATI IN SCIENZE MOTORIE. Professionisti attenti e capaci di una terapia di recupero specifica “a soggetto”, studiata su misura e personalizzata per il paziente, in assoluta sinergia e collaborazione col medico curante o specialista richiedenti.
Elenco delle Prestazioni Manuali:
MASSAGGIO TRADIZIONALE SPORTIVO TRASVERSO PROFONDO
Il Massaggio Fisioterapico rappresenta un trattamento molto valido nel campo delle algie Vertebrali, purché sia effettuato da mani esperte che conoscano in maniera approfondita le varie patologie e le eventuali controindicazioni derivanti da un massaggio mal eseguito o non opportuno in una determinata fase del percorso riabilitativo.
Talvolta viene sottovalutato o comunque messo in secondo ordine in quanto si tende a focalizzare l’attenzione nei confronti del recupero articolare, o comunque un recupero attivo dell’affezione traumatica.
Esistono moltissimi tipi di massaggio fisioterapico, e le manovre corrette sono spesso frutto di tanta esperienza. Il bravo massaggiatore esegue le varie manovre miscelandole, in base alla propria esperienza e in base al tessuto muscolare che “Trova” sotto le sue mani. La mano del terapista deve stabilire una sorta di “dialogo” tra mano e muscolo del paziente. Le manovre sedative sono sempre lente e progressive, e sono associate ad uno stiramento delle masse muscolari contratte , e ad una mobilizzazione del tessuto nel senso del non dolore.
Nei dolori di origine vertebrale, il massaggio permette di decentrare i muscoli paravertebrali e di trattare alcune manifestazioni cellulomialgiche di origine locale o di origine vertebrale.
Nel torcicollo o nelle lombalgie di origine muscolare il massaggio,purché non eseguito in fase acuta della sintomatologia, permette un trattamento tempestivo in grado di sciogliere la contrattura muscolare e donare un sollievo immediato tale spesso da far scomparire gran parte del dolore.
Spesso usiamo preparare la zona interessata con delle applicazioni di luce Infrarosso, che tendono a riscaldare il tratto da trattare, e “ammorbidirlo” in modo da essere il più incisivi possibile, e per poter raggiungere il muscolo o la struttura interessata nel minor numero di sedute possibile.
MASSAGGIO CONNETTIVALE
La Tecnica del Massaggio Connettivale è una tecnica che interagisce con gli strati profondi dei tessuti muscolari. È qui infatti che si accumulano le tossine a seguito della pressione e dello stress a cui viene sottoposto costantemente il nostro corpo.
L’infiammazione del muscolo ne è un chiaro segnale. Ciò che la tecnica del massaggio connettivale consente è proprio lo scioglimento della tensione e il rilassamento dei tessuti muscolari interessati, comportando il rilascio di tossine e una migliore circolazione di ossigeno e sangue nel sistema. Ma non solo. Il massaggio connettivale viene così definito in quanto agisce sul sistema connettivo, ovvero il sistema che provvede al collegamento, sostegno e nutrimento dei tessuti dei vari organi del nostro corpo.
Grazie a questa interazione, la tecnica del massaggio connettivale si prefigge di ottenere un’azione riflessa, che va dagli stati profondi della pelle del soggetto fino a un muscolo o un organo sofferente. In questa particolare accezione, il massaggio connettivale viene arricchito dal termine “Riflessogeno”.
MASSAGGIO TRADIZIONALE CONNETTIVALE RIFLESSOGENO
Il Massaggio Connettivale Riflessogeno, assume questa definizione essendo una tecnica che privilegia le connessioni dell’apparato neurologico. L’ideatrice di questa tecnica è stata la terapista Elizabeth Dicke. Nel 1929, i medici le diagnosticarono gravi problemi di circolazione alla gamba destra in quegli anni per la medicina ufficiale l’unica soluzione ritenuta valida era l’ amputazione.
Costretta a letto per lungo tempo soffriva di dolori nella zona lombare e notò proprio in quella zona che la pelle era ispessita ed edematosa. La Dicke iniziò a massaggiare con delle trazioni la zona colpita dall’ispessimento, proprio al livello del sacro. Trazione dopo trazione, riuscì a ridurre il dolore locale, aumentare la temperatura e con sua sorpresa noto dei benefici sulla gamba malata, che lentamente iniziava a ridare primi segni di vita. Applicando lo stesso tipo di massaggio a tutta la gamba, nell’arco di tre mesi i sintomi più gravi scomparsero e dopo un anno di trattamento la Dicke potè riprendere la sua attività di terapista, riuscendo a guarire da una patologia grave.
Da questa esperienza la Dicke iniziò uno studio approfondito sui vari tipi di trazioni, le loro azioni dirette e riflesse, esaminando determinate alterazioni della cute del dorso, arrivando cosi a teorizzare come questo tipo di massaggio potesse risolvere alcune patologie di organi profondi, collegati per riflesso, alla pelle.
Altri importanti studiosi come, Sir Henry Head ( 1861 – 1940 ) Neurologo Inglese e James Mackenzie (1853-1925) Fisiologo e Cardiologo Scozzese, scoprirono e riuscirono a classificare a livello topografico delle connessioni tra pelle, muscoli e visceri realizzando vere e proprie mappe delle zone corporee.
Per raggiungere il massimo dell’efficacia, il Massaggio Connettivale riflessogeno deve sempre iniziare dalle zone caudali del dorso. La motivazione è dovuta perché la proiezione cutanea della maggior parte degli organi parte dalle zone situate all’altezza di L1.
Le manovre di questa tecnica, provocano l’attivazione di fenomeni fisico-chimici, stimolando il metabolismo cellulare, riattivando la circolazione, provocano la distensione e la decontrazione della pelle, della muscolatura e svolgono conseguentemente una buona azione di rilassamento sull’ individuo. Sui tessuti e organi sui quali è eseguito, il massaggio provoca:
azioni meccaniche (locali), che si esplicano direttamente sulla zona trattata e azioni riflesse (generali), che si manifestano indirettamente su tutti gli apparati e organi .
EFFETTI SULLA CUTE
Sul derma ha un’azione rilassante delle fibre sensitive.
Azioni riflesse indirette di stimolazione esocrina delle ghiandole sebacee e sudoripare
Azione meccanica diretta de fibrosante e antiaderenziale del connettivo.
Azione riflessa indiretta decongestionante riducendo così gli edemi da ristagno.
EFFETTI SUL SISTEMA CIRCOLATORIO
L’azione del massaggio sul sistema circolatorio è molto importante, grazie alle trazioni e pressioni praticate.
Azione meccanica diretta sull’apparato circolatorio con i seguenti effetti:
-aumento della temperatura cutanea locale
-aumento significativo del flusso sanguineo a livello muscolare.
EFFETTI SUL SISTEMA MUSCOLARE
Importante è l’azione del massaggio sul sistema muscolare. E’ noto, infatti, come esso agisca beneficamente sui muscoli
Svolge le seguenti azioni di migliorare l’ossigenazione, avere un effetto de-contratturante,di grande riequilibrio sul tono e l’elasticità delle fibre e di velocizzazione del circolo arterioso e venoso nei muscoli.
EFFETTI SULLE ARTICOLAZIONI
L’azione del massaggio sulle articolazioni si esplica tanto sui tessuti quanto sulla cavità articolare riducendo le formazioni e gli esiti cicatriziali intorno ai tendini, legamenti e borse sierose, donando tono, elasticità e mobilità alle articolazioni lese.
MASSAGGIO SPORTIVO TRASVERSO PROFONDO
MTP ossia il Massaggio trasverso profondo – permette il trattamento di leggere lesioni muscolari o tendinee, con l’obiettivo di ristabilire o mantenere l’elasticità e mobilità dei tessuti ed evitare la formazione di cross-links tra le fibrille di collagene e muscolari, che creano adesioni. Il massaggio trasverso profondo è indicato per il trattamento dei tessuti molli e nel recupero delle lesioni e dei disturbi tendinei. Il massaggio trasverso profondoè quindi indicato per mantenere la mobilità dei tessuti traumatizzati – diminuire il dolore contribuendo a risolvere il processo infiammatorio – stimolare la produzione di collagene – drenare eventuali edemi sottocutanei. E’ possibile affiancare questa tecnica con altre tecniche massoterapiche o di trattamento del dolore e di trazione per la gestione del dolore o la riabilitazione dei tendini. E’ inoltre consigliato sottoporsi a terapie rieducative di stretching una volta ristabilita la funzionalità del tendine compromesso.
MOBILIZZAZIONE
Le cellule perisinoviali fanno parte della membrana sinoviale, cioè una struttura articolare che secerne un liquido lubrificante nell’articolazione.
Questo fluido (sinovia) è necessario per avere un movimento fluido e non doloroso.
La mobilizzazione passiva stimola la secrezione del liquido sinoviale.
Il paziente ha dei muscoli contratti per reazione di difesa.
Con la mobilizzazione passiva, questi si rilassano, inoltre i tessuti molli (retratti) si allungano, migliora la circolazione sanguigna e soprattutto il nutrimento del tessuto cartilagineo.
Il dolore diminuisce principalmente ai pazienti che hanno subito un intervento o un infortunio in fase acuta.
POMPAGES
La tecnica del pompage è un particolare tipo di massaggio dolce e privo di effetti collaterali, che ha lo scopo principale di allungare e stirare i muscoli, di agire su tendini e legamenti.
Pur avendo origine dal massaggio svedese, venne elaborata dall’osteopata americano Dr. Cathie e successivamente sviluppata dal fisioterapista francese Bienfait.
Oggi viene molto usata da osteopati e fisioterapisti per la sua valenza terapeutica nei confronti di molte patologie ortopediche e posturali.
KINESITERAPIA
Per kinesiterapia s’intende la terapia per mezzo del movimento (kinesi in greco = movimento), rappresentando così il punto cardine della riabilitazione. Ci si avvale di alcuni esercizi, (anche per mezzo di ausili come bastone, pesi, palloni ecc.), per il ripristino di un’adeguata funzione.
La kinesiterapia è indicata a seguito di un prolungato allettamento o immobilizzazione a causa di interventi chirurgici, traumi, patologie neurologiche, o in tutti i casi in cui il soggetto ha difficoltà a svolgere i normali movimenti e funzioni della vita quotidiana, per via di un problema articolare (ossa,tendini,legamenti), muscolare, o neurologico, sia riguardante il sistema nervoso centrale (SNC) che periferico.
La kinesiterapia rappresenta un’ottima forma di terapia nella riabilitazione geriatrica proprio perché il suo fine ultimo è il recupero delle normali attività di vita quotidiana e il miglioramento delle autonomie del soggetto! Non l’esercizio in sé stesso..
MANIPOLAZIONI FASCIALI® (secondo il Metodo di L. Stecco)
La Manipolazione fasciale è una tecnica manuale adoperata in caso di tensioni psicofisiche che possono produrre sensazioni dolorose.Costituisce un metodo riabilitativo innovativo per il trattamento di disfunzioni e sintomatologie dolorose a carico dell’apparato locomotore.
È stato elaborato e proposto da Luigi Stecco. Per primo questo fisioterapista ha messo in rilievo l’importanza della fascia nel trattare le affezioni muscolo-scheletriche.Questa manipolazione può essere effettuata da fisioterapisti, medici chirurghi o osteopati.
In tutti i casi è necessario aver conseguito una specifica formazione e ottenuto l’abilitazione all’utilizzo di questa particolare tecnica. Prima di procedere con la manipolazione si esegue l’anamnesi del paziente.Si effettuano, inoltre, delle opportune valutazioni motorie e delle apposite palpazioni. In tal modo si cercano di identificare i centri di coordinazione coinvolti nel disturbo. Si verifica, inoltre, la presenza di eventuali densificazioni e addensamenti.
TECNICHE OSTEOPATICHE
L’Osteopatia consiste in una serie di tecniche manipolatorie finalizzate al ripristino di alcune specifiche funzionalità del corpo. L’assunto di base dell’osteopatia è quello secondo il quale la deformazione di alcuni settori scheletrici e la conseguente interferenza sui nervi e sui vasi sanguigni adiacenti siano causa della maggior parte delle malattie. Il ripristino delle capacità di autoguarigione del corpo viene consentito da una manipolazione di scheletro, muscoli e legamenti. Le tecniche osteopatiche sono tecniche manipolatorie manuali che, tra loro, si diversificano maggiormente per obiettivo. Abbiamo infatti tecniche osteopatiche dirette e tecniche osteopatiche indirette. Le prime sono finalizzate a correggere la zona interessata e a ridare a questa la giusta funzionalità. Quasi come rimettere nel giusto posto un pezzo scollegato. Le tecniche indirette, maggiormente conosciute di quelle dirette, funzionano invece all’opposto. Agiscono cioè forzando il corpo, imponendogli di andare dove non vuole, dove non si trova comodo, dove non è abituato a stare. Ogni tecnica osteopatica si caratterizza per essere atraumatica e indolore. Vediamo meglio quali sono le più note manipolazioni osteopatiche.
LINFODRENAGGIO MANUALE
l linfodrenaggio manuale è una tecnica di massaggio messa a punto per drenare la linfa presente nel circolo linfatico dell’organismo; la linfa è un liquido derivante da un ultrafiltrato del plasma e la sua circolazione nell’organismo avviene attraverso vasi linfatici.
Scopriamo di più sulla tecnica, i suoi benefici e le eventuali controindicazioni.
La tecnica del lifodrenaggio manuale metodo Vodder
Esistono diverse metodi di linfodrenaggio, il più famoso è quello che prende il nome dal dott. Vodder. Egli, insieme alla moglie, mise a punto un protocollo di trattamento e una manualità specifica per drenare in maniera efficace la linfa.
Il linfodrenaggio manuale nel metodo originale Vodder si compone di leggeri sfioramenti sulla pelle, in direzione centripeta, dalla periferia verso il centro del tronco, al fine di aiutare la linfa nel proprio percorso. Si conclude infine con una serie di pompaggi e svuotamento sulle zone in cui si raccoglie la linfa.
Benefici del linfodrenaggio manuale
Il linfodrenaggio manuale, se effettuato da operatori adeguatamente formati, può essere utilizzato sia a livello medico che a livello estetico. I suoi effetti principali sono:
- effetto antiedematoso, contro gonfiori, ristagni e cellulite, per il trattamento di disturbi di origine reumatica articolari e extra articolari;
- effetto sulle difese immunitarie: in tutti quei casi in cui si voglia migliorare l’immunità locale, come nel caso di acne, piccole ferite o ferite post operatorie non in fase acuta, nei casi di edemi della gravidanza, edemi nella sindrome premestruale, edemi post operatori e traumatici;
- miglioramento della microcircolazione, favorendo una maggiore ossigenazione dei tessuti e migliorando visibilmente il tono e l’aspetto generale cutaneo;
- effetto rilassante, per la sua ritmicità e per la caratteristica leggerezza delle manovre di sfioramento;
- effetto rigenerante proprio grazie al miglioramento della microcircolazione, utile quindi usare il linfodrenaggio manuale in caso di malattie cutanee.
RIEDUCAZIONE FUNZIONALE – (McKenzie® Back School)
Il corso Back School è pensato per alleviare tutti i problemi legati alla colonna vertebrale, sia a livello muscolo-scheletrico sia a livello delle articolazioni. È un tipo di ginnastica molto utile anche per prevenire l’insorgere di fastidi alla schiena, al collo e alle spalle.
Da numerose ricerche risulta che la causa principale di ogni disturbo sia da imputare, più che a patologie del rachide, all’utilizzo di posture scorrette che impongono alla colonna vertebrale un allineamento non fisiologico; tutto ciò accade quotidianamente, ad esempio, durante lo svolgimento di mansioni o lavori ripetuti, mentre si sollevano dei pesi, mentre si stira oppure solo semplicemente mentre si sta seduti.
Si è osservato, inoltre, che anche lo stress psicologico, il deficit di forma fisica, l’abuso di caffeina e nicotina e la scarsa consapevolezza e conoscenza della fisiologia e della biomeccanica della colonna vertebrale possono incidere negativamente.
La Back School cioè la scuola della schiena nasce con lo scopo di insegnare ed educare ad un uso sano della schiena, attraverso esercizi e posture, secondo quelli che sono i principi chinesiologici che la governano. Essa unisce i contributi della medicina, della chinesiterapia, dell’ergonomia, della psicologia e dell’educazione alla salute. Si è dimostrata la metodica più efficace e duratura nel trattamento della lombalgia e della lombo-sciatalgia ma, più in generale, è utile a chiunque desideri prendersi cura della salute della propria colonna vertebrale. La sua diffusione è principalmente dovuta alla sua grande efficacia, non semplicemente nella riduzione del dolore, ma proprio nella sua capacità di rimuoverne la causa. Inoltre è duratura perché permette di prevenire le ricadute.
Lombalgie, cervicalgie, patologie strutturali come ernie, listesi vertebrali, stenosi del canale spinale o compressioni nervose (lombo-sciatalgia, cervico-brachialgia,..) sono patologie comuni e spesso riconducibili ad un uso scorretto della colonna vertebrale. La Back School raccoglie una serie di esercizi e tecniche specifici per la colonna provenienti da diverse metodologie, come il metodo Mézières, Alexander, FeldenKrais e la scuola di McKenzie. La Back School non si affida ad un metodo solo ma lo sceglie in base all’obiettivo da raggiungere o alla necessità della persona.
Lo scopo finale è quello di eliminare il dolore, recuperare (dove possibile)l’assetto originario delle parti del corpo compromesse ed educare la persona a muoversi correttamente in modo da prevenire recidive o ulteriori compromissioni.
IL PAZIENTE COME PROTAGONISTA
La Back School riconosce alla persona un ruolo attivo, lo rende protagonista e collaborante per la buona riuscita di qualsiasi trattamento. Ciascuno viene messo nelle condizioni di conoscere come funziona e come è fatta la propria colonna vertebrale per poi indagare quali sono i meccanismi che innescano una dinamica dolorosa. Attraverso questo processo di consapevolezza si apprende un uso corretto della schiena attraverso posture efficaci e coerenti alle diverse azioni quotidiane. Col tempo si impara ad utilizzare gli esercizi per prevenire o contrastare il dolore all’insorgenza di una ricaduta. Attraverso il controllo della respirazione e del rilassamento ci si rieduca a gestire meglio i propri stati di ansia e ad allentare le tensioni.
IL DOLORE DIVENTA IL MIGLIORE ALLEATO DELLA RIEDUCAZIONE
Il dolore non è altro che un messaggio intelligente, un segnale di allarme della colonna vertebrale che cerca di far capire il suo disagio ed esprime il bisogno di cambiare posizione. È molto più facile educare un soggetto che soffre di mal di schiena a sedersi e muoversi correttamente, quando, in fase acuta, i movimenti scorretti provocano dolore. Allo stesso modo è più facile convincerlo ad eseguire regolarmente gli esercizi, quando si accorge che con la loro ripetizione può ridurre il suo dolore.
SEDUTE DI TRATTAMENTO:
Nelle lezioni individuali viene analizzato il caso specifico: viene effettuato un esame della postura e stilato un programma individuale sia di sedute in palestra che di esercizi giornalieri. Il trattamento prevede circa dieci sedute individuali, con cadenza bisettimanale. Nel corso di ogni seduta si insegnano alla persona alcuni esercizi che dovrà seguire quotidianamente a domicilio e si danno consigli ergonomici da applicare nella vita quotidiana.
Una volta terminate le sedute individuali, verranno insegnati degli esercizi di mantenimento che la persona dovrà continuare ad eseguire.
L’insegnante seguirà l’allievo durante le sedute, monitorandone i progressi e variando il programma in base alle esigenze del singolo.
RIEDUCAZIONE POSTURALE GLOBALE – RPG (Metodo Mézières – Souchard)
La RPG (Riabilitazione Posturale Globale) è una tecnica di riequilibrio globale della postura, che consiste nella messa in tensione attiva delle catene muscolari retratte, responsabili di squilibri posturali con conseguente sintomatologia dolorosa e dismorfismi.
Attraverso la tensione globale si ricerca la sede dello squilibrio primario e dei segmenti che partecipano a tale squilibrio con compensi e contratture antalgiche. Il mantenimento di specifiche posture utilizzate in questa tecnica determina un allungamento delle catene muscolari retratte, ricreando l’armonia e l’omeostasi muscolo-scheletrica.
Viene applicata a patologie del rachide e degli arti, quali, cervicalgie, cervico-brachialgie, dorsalgie, lombo-sciatalgie, problematiche funzionali di spalla, gomito, anca, scoliosi, dismorfismi delle ginocchia e dei piedi.
A scopi fisioterapici è applicata a:
- anomalie strutturali, quali scoliosi, iperlordosi, ipercifosi, valgismo o varismo delle ginocchia, piattismo o cavismo plantare;
- anomalie articolari del rachide cervicale, dorsale, lombo-sacrale;
- anomalie respiratorie che riguardino l’escursione toracica, diaframmatica, la frequenza ed il ritmo ventilatorio;
- limitazioni funzionali post-traumatiche e post-chirurgiche;
- patologie dello sport;
- patologie neurologiche.
RIABILITAZIONE PRE- E POST-INTERVENTO
TRAINING FISICO
PANCAFIT® (Metodo Raggi®)
Pancafit® è l’unico attrezzo, al servizio del Metodo Raggi® (brevettato in tutto il mondo), capace di riequilibrare la postura con semplicità ed in tempi brevissimi, agendo sulla globalità delle catene. E’ in grado di ridare libertà e benessere a tutto il corpo attraverso l’“allungamento muscolare globale decompensato”.
Non si tratta di un semplice stretching analitico o classico. E’ un allungamento muscolare fatto in postura corretta e senza permettere “compensi”, cioè quei meccanismi antalgici che il corpo mette in atto per sfuggire alle tensioni, ai dolori o ai semplici disagi che reputa non graditi. Inoltre tale allungamento utilizza tecniche respiratorie per sbloccare anche il diaframma.
ISOTONICA
ISOCINETICA – (Biodex System)
L’Isocinetica è una metodica utilizzata stabilmente in ambito riabilitativo per valutare ed incrementare la forza e la resistenza di gruppi muscolari in movimento. Per contrazione isocinetica si intende una contrazione in cui, con l’ausilio di specifici strumenti, il muscolo si accorcia (concentrica) o si allunga (eccentrica) a velocità angolare costante durante l’intero arco di movimento.
La metodica isocinetica è la più affidabile quando si intende paragonare in modo standardizzato e ripetibile la forza di un gruppo muscolare con quella di gruppi di controllo. La valutazione funzionale isocinetica ripetuta nel tempo può indirizzare la pianificazione dei metodi di allenamento di un atleta. Nel campo della riabilitazione la metodica isocinetica offre notevoli vantaggi rispetto alle terapie tradizionali, permettendo un recupero di forza più rapido e ottimale. La metodica isocinetica sta assumendo grande importanza nel campo della medicina legale offrendo la possibilità, tramite test che impegnano singoli gruppi muscolari, di valutare con maggior precisione i postumi permanenti.
GINNASTICA CORRETTIVA
La ginnastica correttiva mira a limitare l’evoluzione dei difetti del portamento in cui siano manifesti i segni evidenti di alterazioni morfologiche strutturali, e a correggere squilibri muscolo-legamentosi che abbiano provocato alterazioni nella forma e nella funzione di uno o più distretti corporei.
La ginnastica correttiva deve seguire necessariamente l’anamnesi e l’analisi posturale attraverso le quali è possibile evidenziare un’attitudine viziata. Attraverso la ginnastica correttiva si possono correggere i paramorfismi ovvero quei difetti del portamento provocati dalla deviazione della colonna vertebrale sul piano sagittale e frontale.
Queste alterazioni sono a carattere reversibile e quasi mai a carattere evolutivo e sono migliorabili senza deformità strutturali a carico delle componenti ossee.
Un’opportuna ginnastica correttiva, svolta tenendo conto dell’età è provato faccia regredire le alterazioni in quanto lo squilibrio interessa il solo apparato muscolo-legamantoso.
E’ auspicabile che la ginnastica correttiva sia svolta a seguito di un accertamento medico specialistico che ne approvi l’esistenza e la gravità. Il trattamento è valido anche per i dismorfismi che sono dei difetti irreversibili della struttura scheletrica.
Per questi la ginnastica correttiva associata a presidi di altro tipo ne limita l’evoluzione stabilizzando il difetto e facendo assumere posizioni corrette sia in statica che in dinamica.
La Ginnastica correttiva è indicata per bambini, adolescenti e adulti che presentano:
• scoliosi o atteggiamento scoliotico
• dorso curvo, atteggiamento curvo
• iperlordosi lombare
• spalle anteriorizzate
Molto spesso soprattutto in ragazze e ragazze in età adolescenziale è riscontrabile la scoliosi che va innanzitutto accertata e successivamente trattata con un immediato programma correttivo onde evitarne la rapida evoluzione.
La scoliosi è una deformazione multifattoriale risultante da fattori genetici, nervosi, muscolari, ormonali, biomeccanici da vizi posturali e atteggiamenti di vita che come sopra detto, se non corretta tempestivamente rischia di evolvere negativamente. Anche nei soggetti adulti la ginnastica correttiva può contribuire notevolmente a migliorare i difetti sopra citati.
RIEDUCAZIONE PROPRIOCETTIVA – (Delos Equilibrium Board)
La riabilitazione propriocettiva include tutte quelle tecniche ed esercizi utilizzati in fisioterapia che hanno lo scopo di recuperare e migliorare la propriocezione del nostro corpo, di un’articolazione o di un arto in particolare.
Per raggiungere questo si utilizzano tecniche manuali di mobilizzazione passiva o assistita, e specifici esercizi attivi, molti dei quali vengono fatti eseguire anche con l’ausilio di strumenti come pedane oscillanti o superifici irregolari. Lo scopo è sempre quello di stimolare i recettori periferici, al fine di correggere e migliorare il movimento fisiologico ad una performance sempre più ergonomica per il nostro corpo.